Biglietti Public Enemy

Il navigato gruppo hip hop torna a suonare dal vivo. I campioni del political rap a stelle e strisce non hanno intenzione di appendere il microfono al chiodo e sono attesi nei palazzetti delle principali città toccata dalla loro tournèe. In più di trent’anni di carriera, la formazione americana ha portato al successo brani come "Don't Believe The Hype", "Fight the power" e "Night of the living baseheads". Per ascoltarli dal vivo, affidati a Stubhub, il portale leader nella compra-vendita di biglietti tra privati

FIGHT THE POWER

I Public Enemy – per molti conosciuti anche solo come PE – sono un gruppo che ha segnato la storia della musica statunitense, in particolare dell’hip hop. Si affacciano sulla scena musicale a caballo tra gli anni ottanta e i novanta e il loro impatto è dirompente. Sono due i temi cruciali della loro produzione artística: la critica alla società e i testi fortemente politici incentrati sui problemi della comunità afroamericana. Carlton Ridenhour (Chuck D) e William Drayton (Flavor Flav) si incontrano all’università di Adelphi, Long Island, mentre Chuck D studia lavora anche alla stazione radio WBAU. Il primo brano – "Public Enemy no. 1" – esce quando il gruppo non si è ancora formato ufficialmente poi, per merito del produttore Rick Rubin, Chuck D, DJ Terminator X, Professor Griff e Flavor Flav si uniscono. Un’altra personalità importante che incontrano nel loro cammino è il regista Spike Lee che utilizza una loro canzone, "Fight the power", per i titoli di testa del film "Fai la cosa giusta" (Do the right thing). Nel 2013 entrano nella Rock and Roll hall of fame.

UN GRUPPO SCOMODO

Nel 1987 esce il primo album dei Public Enemy – "Yo! bum rush the show" – ma è l’anno successivo con il secondo disco, "It takes a nation of millions to hold us back", che viene lanciato lo stile inconfondibile del gruppo, un miscuglio di suoni elementari che fa da base ai brani come "Bring the noise" e "Don’t believe the hype"; sempre nel 1988 viene pubblicato "Fight the power” il brano utilizzato per il film di Spike Lee. Nel 1990 è la volta di "Fear of a black planet" che include "911 is a joke" (in riferimento al numero telefonico per le emergenze), "Brothers gonna work it out" e "Can't do nuttin for ya man". Nel 1998 la strada dei Pubblic Enemy si incrocia nuovamente con quella di Spike Lee per il quale compongono la colonna sonora di "He got game" con Denzel Washington. Dopo il passaggio dell’uragano Katrina pubblicano “Hell no we ain't all right!” canzone di protesta contro l’operato dell’amministrazione del presidente George W. Bush.